Cos’è il lapacho?
Il Lapacho, anche noto come tè degli Incas è l’infuso ricavato dalla corteccia della Tabebuia Impetiginosa. I rami di quest’albero dal tronco possente originario del Sud America venivano impiegati dalle antiche tribù per costruire archi. Per questo la pianta è conosciuta anche come Pau d’Arco.
Per la bellezza della sua caratteristica fioritura di colore rosa, il lapacho è stato eletto a simbolo del Paraguay, uno dei paesi più ricchi al mondo in termini di biodiversità.
Proprietà
Tradizionalmente il lapacho trovava impiego nella medicina popolare dei curanderos del centro e sud America come rimedio per svariati disturbi. In particolar modo, grazie alla sua azione antivirale, antibatterica e antimicotica, veniva usato già millenni fa come rimedio d’elezione per infezioni, micosi, psoriasi, dermatiti, ecc.
Oggigiorno, alla luce di recenti ricerche di università americane, la corteccia di Tabebuia Impetiginosa approda sempre più frequentemente in erboristeria. Tali ricerche hanno confermato forti proprietà immunostimolanti della pianta che arriverebbero a coadiuvare il processo di guarigione dell’organismo.
Il decotto della corteccia di lapacho si rivela utile come immunostimolante o in presenza di affezioni del tratto urinario quali cistite e candida. Localmente, la corteccia può essere utilizzata sotto forma di cataplasma per lenire fastidi cutanei.
In erboristeria è possibile acquistare il lapacho a peso o sotto forma d’integratore.
Effetti indesiderati
Normalmente l’infuso di lapacho è ben tollerato. Occasionalmente, sono stati riportati effetti a carico dell’apparato gastrointestinale collegati ad un consumo eccessivo. L’assunzione in gravidanza e allattamento o da parte di soggetti che assumono farmaci anticoaugulanti è sconsigliata.
Note
Le informazioni qui riportate hanno finalità meramente divulgative e informative e non vanno scambiate per consulenze né vanno utilizzate per assumere decisioni circa il proprio stato di salute. Per diagnosi o prescrizioni consultare uno specialista.